3 de maig del 2013

Facciamo due chiacchiere. Piccoli equivoci senza importanza d'Antonio Tabucchi

El proper dimarts dia 7 de maig a les 19h continuem amb la nova tertúlia en italià Facciamo due chiacchiere, adreçada a tots aquells interessats en conèixer la literatura italiana i als que vulguin millorar el seu nivell d’italià a través de la conversa . Ens trobarem a la Biblioteca Pompeu Fabra per parlar sobre aquest llibre i el seu autor.

Antonio Tabucchi
(Pisa 1943-Lisboa 2012).

Nato in Toscana, è stato uno dei massimi conoscitori dell’opera di Fernando Pessoa, verso il quale nutriva una amore viscerale, così come viscerale era il suo amore per la patria dell’autore del Livro do desassossego, il Portogallo. Il suo primo libro Piazza d’Italia apparso nel 1973, è un tentativo di scrivere la storia dal punto di vista dei perdenti. Dopo la sua opera prima, pubblica libri di racconti tra cui Piccoli equivoci senza importanza. Nel 1984 il romanzo Notturno Indiano gli vale il premio Campiello, uno dei più importanti della letteratura italiana. Ma l’anno più importante per Tabucchi è il 1994, quando pubblica Sostiene Pereira con il quale ottiene il premio Super Campiello, il premio Scanno e il premio Jean Monnet della Letteratura Europea. Il libro diverrà anche un film con uno straordinario Marcello Mastroianni. I libri e i saggi di Antonio Tabucchi sono stati tradotti in 18 lingue e ne fanno uno degli scrittori italiani più conosciuti ed amati.

Piccoli equivoci senza importanza

Apparso nel 1985, racconta di una Toscana segreta, di una stazione della Riviera, di una Lisbona baudelairiana, di un rally di automobili d’epoca, di persecutore in un treno, e di altre storie che sembrano, a prima lettura, delle avventure esistenziali, dei ritratti di viaggiatori ironici e disperati. Però l’apparente sintonia fra il reale e il narrato diventa all’improvviso turbamento e sconcerto. Come degli obliqui “racconti filosofici”, le storie di Tabucchi si trasformano in una riflessione intorno al caso e alla scelta, un tentativo di osservare gli interstizi che attraversano il tessuto dell’esistenza. Nelle pagine di Tabucchi aleggia un’inquietudine metafisica che evoca la migliore tradizione italiana da Piero della Francesca a De Chirico a Pirandello. Ma questo scrittore, che ama i personaggi eccentrici e le vite sbagliate, carica i suoi enigmi di una luce strana; i suoi geroglifici “polizieschi” sono le ricerche di un investigatore che non cerca risposte ma un messaggio, un segnale, un’apparizione.

Activitat a càrrec de Nicola Giuliano.

Si voleu saber en què consisteix aquesta tertúlia, no us perdeu la següent notícia.

Cap comentari:

Publica un comentari a l'entrada