29 de maig del 2013

Facciamo due chiacchiere. Il giorno della civetta de Leonardo Sciascia

El proper dimarts dia 4 de juny a les 19h continuem amb la nova tertúlia en italià Facciamo due chiacchiere, adreçada a tots aquells interessats en conèixer la literatura italiana i als que vulguin millorar el seu nivell d’italià a través de la conversa . Ens trobarem a la Biblioteca Pompeu Fabra per parlar sobre aquest llibre i el seu autor.

Leonardo Sciascia
(1921-1989).

Nasce a Racalmuto, nel cuore della Sicilia nuda e desertica delle zolfare. È a questa terra che lo scrittore lega quasi tutta la sua opera narrativa e saggistica, facendone un osservatorio privilegiato per indicare le radici dei mali storici e sociali che caratterizzano tutto il paese. La sua carriera letteraria comincia nel 1956 con Le parrocchie di Regalpietra che rappresenta, le contraddizioni dell’ambiente sociale e dell’epoca storica in cui lo scrittore matura la propria formazione. Nella tradizione dei grandi scrittori siciliani come Verga e Pirandello, l’opera di Sciascia rifiuta qualsiasi aspetto folkloristico e indaga la realtà dell’isola per portare alla luce le verità nascoste. Lo si vede chiaramente già nel libro di racconti Gli zii di Sicilia (1958) e ancor più in Il giorno della civetta (1961) e A ciascuno il suo (1965), piccoli capolavori a cavallo tra letteratura e indagine sociologica sulla mafia. Politicamente impegnato, negli anni settanta pubblica Todo modo e La scomparsa di Majorana, nella quale denuncia la responsabilità della scienza quando si mette al servizio del potere. Nonostante con gli anni aumenta il suo scetticismo, l’impegno civile di Sciascia non diminuisce così come la sua fiducia nella scrittura che rimane, per sua stessa ammissione, “un atto di speranza”.

Il giorno della civetta

“La verità è nel fondo di un pozzo: lei guarda in un pozzo e vede il sole o la luna; ma se si butta giù non c’è più né sole né luna, c’è la verità”. L’enigmatico messaggio che l’anziano capomafia siciliano vuole suggerire al capitano dei carabinieri Bellodi, illustra bene la complessa realtà di un’isola dalla storia millenaria e dai mille misteri irrisolti. Il lettore si trova coinvolto, seguendo il capitano Bellodi, in questa ricerca che ha una doppia dimensione: trovare le prove di accusa a carico dei personaggi implicati e scoprire i tratti degli atteggiamenti dei siciliani. Traendo spunto da un fatto realmente accaduto, il capolavoro di Sciascia ci guida nella Sicilia della mafia tradizionale, ancora legata a principi e regole d’onore, per scoprirne il suo lato più pericoloso e corrosivo: l’omertà.

Activitat a càrrec de Nicola Giuliano.

Si voleu saber en què consisteix aquesta tertúlia, no us perdeu la següent notícia.

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