28 de març del 2014

Facciamo due chiacchiere. La Mennulara de Simonetta Agnello Hornby

El proper dimarts 1 d'abril a les 19 h continuem amb la tertúlia en italià Facciamo due chiacchiere, adreçada a tots aquelles persones interessades en conèixer la literatura italiana i als que vulguin millorar el seu nivell d’italià a través de la conversa . Ens trobarem a la Biblioteca Pompeu Fabra per parlar sobre aquest llibre i el seu autor.

Simonetta Agnello Hornby
(1945).

Nata e cresciuta a Palermo, Simonetta Agnello Hornby ha sposato un inglese dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza nel 1967. Da allora ha vissuto all’estero, dapprima negli Usa e in Zambia e poi, dal 1970, a Londra.
Nel 1979 ha fondato Hornby and Levy, uno studio legale nel quartiere di immigrati di Brixton che ben presto si è specializzato nel diritto di famiglia e dei minori. Nel 2000 ha iniziato a scrivere romanzi e ha pubblicato con Feltrinelli La Mennulara (2002), La zia marchesa (2004), Boccamurata (2007), Vento scomposto (2009), La monaca (2010), La cucina del buon gusto (con Maria Rosario Lazzati, 2012) e Il veleno dell’oleandro (2013); ha pubblicato inoltre Camera oscura (Skira, 2010), Un filo d’olio (Sellerio, 2011) e La pecora di Pasqua (con Chiara Agnello; Slow Food, 2012). Tutti i suoi libri sono stati bestseller e sono stati tradotti in molte lingue. Dal 2008 Simonetta Agnello Hornby, pur continuando a esercitare l’attività di avvocato, si dedica principalmente alla scrittura. Dal 2012 collabora con la Global Foundation for the Elimination of Domestic Violence, attiva in Italia attraverso l’affiliata EDV Italy.

La Mennulara

Roccacolomba, Sicilia, 23 settembre 1963. È morta la Mennulara, al secolo Maria Rosaria Inzerillo, domestica della famiglia Alfallipe, del cui patrimonio è stata da sempre oculata amministratrice. Tutti ne parlano perché si favoleggia sulla ricchezza che avrebbe accumulato, forse favorita dalle relazioni con la mafia locale. Tutti ne parlano perché sanno e non sanno, perché c’è chi la odia e la maledice e chi la ricorda con gratitudine. Voci, testimonianze e memorie fanno emergere un affresco che è insieme uno straordinario ritratto di donna e un ebbro teatro mediterraneo di misteri e passioni, di deliri sensuali e colori dell’aria, di personaggi e di visioni memorabili. Una grande storia siciliana. Di questo romanzo, il famoso e provocatorio scrittore Aldo Busi scrisse: “Un divertimento maestoso”.

Activitat a càrrec de Nicola Giuliano.

Si voleu saber en què consisteix aquesta tertúlia, no us perdeu la següent notícia.

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